Cosa significa "guarire"?
La parola può essere intesa in due modi: si guarisce da una malattia e si guarisce un paziente, una persona.
Dal punto di vista della persona malata, guarire significa tornare a stare bene, dopo aver "eliminato" la malattia.
Dal punto di vista del medico, guarire è ben più di curare.
Curare o guarire?
La medicina tradizionale "cura": cura il mal di testa, cura la gastrite, e così via. Ma dal punto di vista omeopatico far sparire un mal di testa, per quanto pesante e invalidante possa essere, non significa "guarire una persona" ma semplicemente "rimuovere un sintomo".
Il processo di guarigione non avviene semplicemente per l'eliminazione di qualche sintomo fisico.
La terapia omeopatica non consiste solo nella cura di una patologia, così come si intende nella medicina convenzionale.
Purtroppo, anche molti dei medici che si definiscono omeopati prescrivono i medicamenti omeopatici né più e né meno del medico generico quando ordina un antibiotico o un antispastico, con una azione poco più che palliativa.
"Hai dolore qui? Prendi un antidolorifico che blocca al tuo corpo la sensazione del dolore".
Però i sintomi fisici (gastrite, dermatite, epatopatia, ecc.) sono il linguaggio psicosomatico dei conflitti psichici.
Ovvero: "c'è un allarme antincendio? Stacchiamo l'allarme, così non suona più e dunque il problema è risolto!"
Nella vera cura omeopatica, quella realmente efficace, assistiamo a un'azione profonda del medicamento. Azione che può anche non essere indolore! Come dicevano i medici di una volta, la pulizia della ferita può fare male, ma rappresenta il bene dell'ammalato.
[Leggi anche: L'omeopatia, una cura profonda]
A volte, quindi, osserviamo negli ammalati in cura omeopatica un transitorio peggioramento clinico. Il cosiddetto "aggravamento omeopatico", che per gli omeopati è una evoluzione fisiologica del quadro clinico.
L'aggravamento omeopatico: la strada giusta verso la guarigione
L'aggravamento non si verifica in tutti i soggetti sottoposti a cura omeopatica, ma solo su quelli più bloccati e sensibili, e avviene quando il farmaco conduce l'ammalato a una diversa percezione della realtà.
L'individuo evolve, grazie al medicamento che gli somiglia: il simillimum.
Il simillimum riesce persino a cambiare l'ottica di vita di una persona!
[Cos'è il simillimum? Leggi: L'omeopatia classica, unicista o Hahnemanniana]
Con la cura omeopatica profonda, cambiano i valori ai quali il malato fa riferimento e si modificano i suoi obiettivi. Con il riequilibrio si crea una nuova condizione psichica che si riflette positivamente anche sul corpo.
In questo modo anche i sintomi fisici si risolvono.
E il paziente guarisce.
Altre volte, il percorso terapeutico innescato dal medicamento omeopatico è più semplice e più diretto. L'ammalato non percepisce grandi tensioni e non si accentuano i suoi sintomi: c'è un immediato, graduale e progressivo miglioramento che porta benessere psichico e fisico.
La guarigione nei bambini
Questa modalità reattiva si osserva molto spesso nei bambini, che rispetto agli adulti sono meno stratificati nelle difese psicologiche e nei comportamenti nevrotici. Ad esempio si può verificare che un bimbo guarisca dall'asma allergico, dalla colite spastica, dalla dermatite, ecc., e contemporaneamente i genitori notano che egli è più sicuro di sè e più sereno, che si nota anche un miglioramento dell'appetito, o un maggior vigore fisico grazie al quale il piccolo si ammala di meno.
La guarigione vera è olistica
Insomma, la guarigione omeopatica è olistica, proprio come la terapia: coinvolge tutta la persona, non semplicemente una singola manifestazione del disagio.
Perché in omeopatia non esiste "il mal di testa". Esiste "la specifica e unica persona che esprime il suo disequilibrio attraverso quel particolare e unico mal di testa".
Neanche la salute è una sola. Ognuno ha un carattere diverso, un modo diverso di vivere: la salute è lo stato personale in cui siamo in equilibrio e riusciamo a esprimere la nostra specificità in modo pieno, vivo, senza storture che ci portano poi dolori e malattie.
La guarigione passa per il riequilibrio e la risoluzione dello stato patologico totale. E la vita migliora tutta. Provare per credere.
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