La visita omeopatica è molto diversa dalle visite mediche alle quali siamo comunemente abituati.
Molte persone, purtroppo, non sono abituate a essere ricevute e trattate in modo attento e a poter parlare della loro condizione di malattia in modo approfondito. Anche pazienti cronici, passati per gli studi di numerosi specialisti, a volte restano sorpresi dalle domande dell’omeopata, dal livello di profondità e dai dettagli richiesti, e anche dallo spazio che si trovano ad avere per parlare non solo del loro male, ma anche di loro stessi, della loro vita e del loro mondo interiore.
Ci si prende più tempo, ci si guarda in faccia, il medico fa molte domande, alcune che analizzano la malattia e portano anche il paziente a interrogarsi e a riflettere a lungo prima di rispondere.
Oggi parliamo di sette interessanti aspetti di una visita omeopatica, che sono un altro dei tanti valori aggiunti dell'omeopatia!
1- Il nome della malattia non è sufficiente per scegliere la cura omeopatica.
Il medico omeopata non può prescrivere nessun medicamento omeopatico basandosi solo sul nome della malattia, perché a una stessa affezione corrispondono diverse reazioni e vissuti. L'omeopatia guarisce la persona, non "cura la malattia", quindi bisogna andare oltre e più a fondo.
2 - Il sintomo è legato alla personalità
L'omeopatia non tratta semplicemente la febbre, la colite o qualsiasi altra condizione morbosa: bensì applica la medicina alla personalità di ogni singolo individuo che, trovandosi in una certa condizione, produce o causa la febbre, l'infiammazione, ecc.
3 - I sintomi generici e comuni hanno un valore secondario per la scelta della terapia.
Quando scriviamo "ho il mal di testa", "ho il mal di schiena", "ho la tosse",ecc. in pratica annotiamo sintomi generici, che non sono utili per scegliere un buon medicamento omeopatico.
La scelta del medicamento sui sintomi generici non porta ad alcun buon risultato. La cura omeopatica sarà scarsamente efficace.
4 - I sintomi comuni definiscono la malattia, non il malato, che esprime sintomi peculiari molto importanti.
Ogni malattia può essere conosciuta per mezzo di una serie di sintomi. Che si incontreranno in altri pazienti affetti dalla stessa patologia. Essi sono costantemente presenti e ciò permette di dare un nome alla malattia. Ma non è tutto qui.
Infatti occorre anche dire che in ciascuna malattia c'è anche un'altra classe di sintomi: quelli peculiari dell'individuo. Essi differiscono in qualche modo da quelli di altri casi con la stessa malattia. Questi sintomi particolari dimostrano le caratteristiche individuali del malato, quindi definiscono la malattia personale: e quindi indicano in modo inequivocabile il medicamento omeopatico che sarà curativo.
"Le malattie sono talmente diverse tra di loro che ciascuna di esse non si osserva quasi mai più di una volta al mondo, e ogni caso morboso deve essere considerato e trattato come una malattia individuale, che mai è apparsa prima come oggi la si osserva in quella certa persona e in quelle circostanze (tutto ciò è irripetibile allo stesso modo!); e che proprio così come appare, mai più si verificherà."
Samuel Hahnemann
5 - L'individualizzazione del caso clinico è fondamentale
Tutto cambia quando oltre ai sintomi generici della patologia si cercano nell'ammalato anche quelli che vanno a costituire le peculiarità individuali del soggetto.
Ad esempio il paziente può definire il dolore come una coltellata oppure un chiodo conficcato nella parte dolente. Può aggiungere che il dolore si accentua per la minima corrente d'aria, oppure migliora a riposo, disteso nel letto. Inoltre il malato può aggiungere che possiede un carattere molto nervoso ed il nervosismo si accentua con il dolore.
Chiedendo ulteriori informazioni si può individuare, certe volte, anche una causa della malattia. Un dolore alla schiena ad esempio può comparire in seguito a un forte stress nel lavoro, oppure per un'arrabbiatura, o per altre ragioni.
Indagando con cura si può definire la personalità del paziente, che magari, continuando l'esempio qui sopra, è una persona eccessivamente scrupolosa e con grande senso del dovere, per cui si sottopone a dei ritmi di lavoro eccessivi, che poi inevitabilmente sono la causa di un surmenage intellettuale o fisico.
Questo modo di procedere nello studio dei sintomi del paziente è ciò che in omeopatia si definisce "individualizzazione del caso".
6 - Sensazioni e sintomi soggettivi sono il necessario riferimento per la scelta omeopatica. Il paziente va conosciuto di persona!
Il medicamento omeopatico deve essere scelto sui sintomi peculiari del paziente e non sui sintomi comuni della malattia. Dunque il medico deve considerare con scrupolo ogni caso, senza tralasciare sintomi, sensazioni e segni, dalla testa ai piedi.
Qualunque cosa che "non è come dovrebbe essere" è un sintomo e deve essere registrato.
Il quadro completo del paziente non sempre può essere riferito per mezzo di una comunicazione scritta. Per il medico è molto meglio vedere il paziente almeno una volta e si richiede all'omeopata una capacità di osservazione fine, attenta, obiettiva. Perché per tracciare l'immagine della malattia egli deve osservare con attenzione, e registrare fedelmente i sintomi più costanti, più pronunciati, più penosi dell'ammalato: che rappresentano i segni principali del suo soffrire.
I sintomi più singolari e straordinari forniscono i tratti caratteristici, distintivi, individuali del quadro morboso.
7 - La visita omeopatica ha dei momenti irrinunciabili.
L'anamnesi familiare, il consenso informato, la compilazione della cartella clinica, il suo aggiornamento, la relazione dei mutamenti, la consultazione delle analisi. Anche nella visita omeopatica ci sono momenti strettamente medici, come è giusto che sia, che non devono mancare e garantiscono sia il medico, che il paziente, di un corretto raccoglimento e trattamento dei dati.
Sì, ricordiamolo insieme: le comunicazioni e le informazioni che darai durante la visita sono coperte dal segreto professionale.
Nessuno verrà mai a conoscenza di informazioni che ti riguardano!
Per approfondire, leggi qualcosa in più sull'Omeopatia sul sito di Omeoroma.
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